Intervento 10.1.4 – Gestione sostenibile di prati, prati semi-naturali, pascoli e prati-pascoli

  • Descrizione
    L’intervento promuove la gestione sostenibile delle superfici investite da prati stabili, prati-pascoli, pascoli in zone montane, con finalità produttiva, ambientale e paesaggistica. Tali aree, infatti, subendo spesso fenomeni di sotto utilizzazione o eccessivo sfruttamento possono essere soggette a perdita di valore naturalistico riguardo alle specie vegetali presenti o a fenomeni di degrado. L’azzeramento degli input di origine chimica riveste un ruolo essenziale per la salvaguardia di tutte le forme di biodiversità ed il miglioramento della qualità dei corpi idrici.
  • Obbiettivi

    • Miglioramento della qualità e connettività ecologica in ambito agricolo e mantenimento della biodiversità botanica e faunistica caratteristica di prati e pascoli;
    • Conservazione attiva dei paesaggi rurali storici e riqualificazione dei paesaggi rurali ordinari;
    • Miglioramento dello stato chimico ed ecologico delle risorse idriche superficiali e profonde e salvaguardia dei terreni agricoli da possibili fenomeni di contaminazione attraverso l’azione fitodepuratrice delle piante erbacee e il divieto d’uso di diserbanti, fitofarmaci e concimi di sintesi chimica;
    • Salvaguardia idrogeologica e protezione della qualità e struttura dei suoli agricoli e forestali;
    • Limitazione delle emissioni in atmosfera dei gas a effetto serra e dell’ammoniaca in agricoltura attraverso il dimezzamento degli input di effluenti zootecnici in zona ordinaria;
    • Qualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale, paesaggistico e storico-culturale.
  • Criteri ammissibilità
    • condurre una UTE in Regione del Veneto
    • disporre degli idonei titoli di conduzione della superficie oggetto di impegno per 5 anni, senza soluzione di continuità, dalla data di presentazione della domanda.
  • Condizioni di ammissibilità
    • La SOI (Superficie Oggetto Impegno) minima è pari a 1 ha di superficie.
    • Obbligo di comunicazione sui quantitativi di effluenti distribuiti, anche nel caso di aziende sotto soglia (<1000 kg/N/anno in ZVN, <3000 kg/N/anno in ZO).
  • Impegni a carico del beneficiario
    • Per i Pascoli e Prato – Pascoli di montagna, il beneficiario deve:
      Effettuare l’utilizzazione più favorevole del cotico erboso naturale, organizzando il dislocamento turnato della mandria al pascolo e razionalizzando i carichi, spostando la mandria fra superfici a diversa altitudine, ovvero alla medesima altitudine sulla stessa superficie, suddivisa per aree omogenee in funzione dello stato vegetativo e di utilizzazione del cotico erboso.
      L’agricoltore deve assicurare la turnazione della mandria, prevedendo di distribuirla sulla  superficie disponibile al fine di garantire l’appetibilità anche riguardo alle specie erbacee  meno gradite, suscettibili a svilupparsi come infestanti;
    • Impedire il pascolamento nelle aree a rischio di erosione a causa dell’eccessivo calpestio e ripristinare le superfici visibilmente erose con interventi di recupero e rinnovo del cotico erboso mancante;
    • Rispettare il divieto di impiego di prodotti fitosanitari, diserbanti e di fertilizzanti di sintesi chimica;
    • Rispettare il divieto di spietramento in Zona Rete Natura 2000;
    • Deve mantenere i nuclei arbustivi termofili che costituiscono sito di nidificazione per l’Averla piccola. (ad es.,Rosa canina, Ginepro)
    • Salvaguardare le aree nitrofile che costituiscono habitat riproduttivo del Re di quaglie (Crex crex), precludendo dal pascolo tali aree.
  • Vincoli e durata degli impegni
    Il periodo di impegno è pari a 5 anni dalla data di presentazione della domanda.


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